Anna Maria Isastia Rosa Oliva

Cinquant’anni non sono bastati

29,00

Collane: , ISBN: 978-88-96973-65-3 Pubblicazione: luglio 2016Formato:14 × 21 cm Numero pagine: 352 Tags: , , , ,

Anna Maria Isastia Rosa Oliva

Cinquant’anni non sono bastati

Ventinove riflessioni presentano un ragionamento collettivo sulle carriere e sui destini delle donne italiane, a partire dalla sentenza n. 33/1960 della Corte costituzionale che segnò l’inizio delle modifiche legislative che hanno portato all’eliminazione delle discriminazioni contro le donne per l’accesso alle carriere pubbliche. Il volume con le sue tre parti – Come eravamo, Come siamo e Come saremo – guarda al passato, al presente e al futuro.

Un cammino lento e difficile, ancora incompleto, da far conoscere, a sei anni dalle celebrazioni dei cinquant’anni della sentenza, alle giovani generazioni, per impegnarle a loro volta. La lettera alla nipote, che idealmente apre il volume, preannuncia il passaggio di testimone alle donne e agli uomini del futuro e contiene l’auspicio che le celebrazioni dei cento anni della sentenza possano essere l’occasione per constatare che nel 2060 la parità dei diritti e le pari opportunità siano una realtà compiuta. Il volume contiene una prefazione di Emma Bonino e un’intervista di Maurizio Molinari a Rosa Oliva.

Quarta di copertina

Anna Maria Isastia, professoressa di Storia Contemporanea (Sapienza, Università di Roma), è studiosa di storia del Risorgimento e dell’Italia liberale, di storia militare, di storia delle donne e cultura di genere. Presidente nazionale del Soroptimist International d’Italia 2013-2015 e attualmente presidente della Fondazione Soroptimist Club di Roma. Componente del Direttivo della Rete per la Parità, che ha fondato con Rosa Oliva, Gigliola Corduas, Daniela Monaco. Ha diretto la rivista trimestrale La voce delle donne.

Rosa Oliva, già funzionaria dello Stato, nel 2006 fonda, per la presenza qualificata delle donne nella politica e nei luoghi decisionali, Aspettare stanca, di cui cura tuttora il blog. Nel 2010, a seguito delle celebrazioni dei cinquanta anni della sentenza 33/60 della Corte costituzionale, provocata da un suo ricorso per abbattere le discriminazioni nell’accesso delle donne alla Pubblica Amministrazione, fonda la Rete per la Parità, che attualmente presiede. È impegnata anche per la difesa dell’ambiente, e per la terapia del dolore e le cure palliative. Grande Ufficiale della Repubblica, ha ricevuto il Premio Minerva 2010 per l’uguaglianza di genere.

Carrello
Torna in alto